Chiocciol@ vs Asterisch*… ready? Fight

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“Drag Queen escluse dal Pride perché potrebbero offendere le persone Transgender”
Love is Love, però a certe condizioni.
Dedicata a tutte le persone che sono donne, uomini, caffettiere e gatti persiani (secondo l’umore del momento) ognuna convinta di essere il centro del mondo.

Pizz@ e Pizzett*

Salute a voi, uominesse, donni, o qualunque cosa, animale, città vogliate fluidamente essere oggi.

Avete acquistato la nuove guepieres con pizzi e merletti da uomo? Cioè, non da uomo, che “uomo” è solo una invenzione sociale. Le gueipieres che vengono presentate addosso a corpi maschili da sballo.

Cioè, non da sballo, perché la bellezza è un costrutto sociale, diciamo che sono guepieres presentate indosso a corpi maschili tonici, depilati, con muscoli definiti e di età indicativa di circa 30 anni.

Sospetto che a furia di tentare di convincere le donne (che comunque non esistono, sono un costrutto sociale) che essere sovrabbondanti é giusto, ci siano riusciti. E avanzava un sacco di roba in pizzo e merletti, di taglie che ormai le donne (che non esistono) non riuscivano più a indossare.

E quindi l’hanno proposta agli uomini (che non esistono), e il problema è che sono della misura giusta, e il giorno che, inevitabilmente, sarà chiaro a tutt@* che portano meglio anche i più infidi Prada, e che le Manolo Blanik stanno meglio con le caviglie sottili le donne (che a quel punto torneranno ad esistere) saranno inferocite.

 

Tett* migrant@

http://m.ilgiornale.it/news/2015/07/29/picchiata-perche-in-bikini-e-la-francia-si-spoglia/1156392/

Sto confus*@aeiou.

Mostrare le tette non era tanto femen e un diritto della nuova primavera araba, o mo che è estate bisogna essere tolleranti ed accogliere le istanze dei migranti profugati?

Forse le tette le puoi far vedere solo se ci scrivi su, oppure sono tutte tette di Charlie, che tra due giorni, che è  venerdì, vanno rimesse via se no poi mi si offende l’imam?

Aiutatem*@

Il Guardi* Giurat@

Abbiamo capito che quando una persona è femmina, bisogna chiamarla da femmina. La postinA, la maestrA, la fruttivendolA.

Ma anche la giudiciA, la ministrA, la prefettA, l’ambasciatorA.

Come questo si coniughi con la teoria del Gender secondo la quale le femmine non esistono resta un mistero. 

Poi c’è pure il mistero del perché se una persona è maschio si può chiamarla con nomi da femmina, tipo Guardia, sua Eccellenza, sua Santità, sua Maestà. Bisognerebbe prevedere Santitò, Maestò, Eccellenzo e Guardio.

E soprattutto, non ho mai visto una MuratorA. Nemmeno una MinatorA. Peccato.

Sinistr@ Onnivor*

La Grigliata Antifascista. Lo Spiedo Bresciano Antileghista. La Grigliata della Resistenza. La Pastasciuttata Antifà, piena di glutine

Mi pare più che evidente che la sinistra non è vegan. Vi stanno a piglià per il culo: mangiano come un democristiano, e ci scommetto che manco vi fanno la scontrinto.

A me chiocciol@ non me lo dici, car*

lumacaC’è tutto un mondo di carta e di Rete che si è popolato di segni. Segni che si mettono alla fine delle parole, al posto dell’ultima lettera. Sono segnetti anche carini, chè l’asterisco mi ricorda il Natale e le chiocciole mi mettono fame (tipo in umido, son bone). Il problema è che non è chiaro come si prunciano, e poi ci si è dovuti documentare su cosa significano.

La chiocciola un segno con una storia millenaria, usato dai mercanti italiani (fiorentini e veneziani) per indicare una unità di misura, col significato di ANFORA, ovvero una unità di misura di peso e capacità. Una “anfora” corrisponde a 16 litri, più o meno. Col passare del tempo è stata adottata dal linguaggio contabile anglosassone come commercial at col valore di ‘at a price of’ (‘al prezzo di’).

L’asterisco ha origini ancor più antiche, la stellina era utilizzata dai filologi Aristofane di Bisanzio e Aristarco di Samotracia   per indicare  le linee ripetute nell’Iliade e nell’Odissea. Secoli dopo il suo significato fu capovolto, e il teologo Origene Adamanzio usava lo stesso asterisco per indicare una cosa opposta: le omissioni nella traduzione greca del Vecchio Testamento. Da lì in poi l’asterisco fu usato come simbolo di qualcosa che manca o è nascosto

In pratica; usare la @ significa rimandare ad una botticella bassotta, per di più in vendita o da spedire via.

Usare un *, rimanda a quancosa che manca, che non c’è (da sempre la mancanza è simbolo di ricchezza, no?) o che comunque è molto meglio non nominare o tenere segreto (quindi una roba che conta niente, con ogni evidenza)

Se scrivono il vosto nome con la chiocciola in fondo, siete delle botti.

Se scrivono il vostro nome con l’asterisco in fondo, siete una vergogna.

la chiamano teoria del Gender, ma a me me pare una presa per il cul*@