Tra Moglio e Marita non mettere l@ dit*

Adesso che esistono le unioni fatte tra persone, cose, città, animali, titoli di dischi dei  Deep Purple, si presenta una questione che darà finalmente slancio alla industria della editoria. C’è da rifare i vocabolari.

Come si chiamano, i parenti nuovi? La compagna della figlia, come si dice: il nuoro, la genera, il nuora, il genera? La si chiama per nome? E se poi cambia genere? E se non lo fa? E se divorziano, diventa cosa?

E poi, se decidessero di avere un figlio, e nessuna fosse il genitore naturale come dici; mamma 1, mamma 2, che poi…. Tu chiami mamma 1 ovviamente tua figlia, poi il-lo-la-i-gli-le tu@ consuocer* chiameranno mamma 1 la LORO di figlia, quindi sono tutti e 2 mamma 1 e va rifatto anche il modulo a scuola.

Poniamo poi che uno sposi un altro, oggi ho letto che uno dei due diventa IL MARITA, ne consegue che l’altro è IL MOGLIO, e mi rimane oscuro chi attribuisca i titoli. Come li scegli? In base al ruolo, tipo chi porta su l’acqua dalla cantina è IL MARITA e chi fa il sugo è IL MOGLIO?

Allora esistono i ruoli. Oppure no, si scambiano, perché se poi IL MOGLIO mi svita il tappo della maionese allora diventa IL MARITA, e ci sta pure, come cosa, visto che tutto è fluido.  Poi magari divorziano, e lì ti voglio, l’ultimo che ha usato l’appellativo di MOGLI@* è quellaeiou che si prende la casa?

Cioè, avremo i centometristi verso l’avvocato divorzista con il fotofinish? Conta lo stesso, se è a favore di vento? C’è da rifare altro che i vocabolari, qui si prospettano ben più di un milione di posti di lavoro, ci vogliono i giudici di linea.

http://voxnews.info/2015/08/02/lambasciatore-usa-con-il-marita-e-il-bambino-adottato/

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